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Recensione per il blog – Where’d You Go, Bernadette (Che fine ha fatto Bernadette?) di Maria Semple

  • Immagine del redattore: Daniela B.
    Daniela B.
  • 23 ott
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 24 ott

Ci sono libri che ti fanno ridere, e libri che ti fanno pensare. Where’d You Go, Bernadette riesce a fare entrambe le cose nello stesso respiro. È ironico, tagliente, ma profondamente umano. Maria Semple costruisce la sua storia attraverso email, lettere e frammenti di conversazioni: una struttura ibrida, postmoderna, dove la frammentazione riflette la mente brillante e disordinata di Bernadette, ma anche la confusione della società contemporanea.


Il risultato è una narrazione viva, intelligente, caotica nel modo giusto. Leggendo, ho avuto la sensazione che il tono ironico e lucido di Bernadette si rispecchiasse nella voce della figlia, Bee — come se la forza e il sarcasmo della madre le fossero stati trasmessi come un’eredità emotiva. Finché Bernadette c’è, Bee parla con la stessa brillantezza, lo stesso sguardo ironico sul mondo.


Cate Blanchett interpreta Bernadette Fox nel film Where’d You Go, Bernadette, adattamento del romanzo di Maria Semple
Cate Blanchett interpreta Bernadette Fox nel film Where’d You Go, Bernadette, adattamento del romanzo di Maria Semple

“Il genio non è sempre incompreso: a volte è solo fuori posto.”


Molti hanno letto in Bernadette il classico genio incompreso. Io invece ci ho visto un pregiudizio collettivo: quello verso chi non si adegua, verso chi non gioca secondo le regole. Seattle, con le sue mamme perfette e la sua ossessione per l’efficienza, è quasi un personaggio a parte — simbolo di un conformismo gentile, ma soffocante. Eppure, in questo mondo troppo levigato, il trio Bernadette–Bee–Elgin funziona: è una famiglia imperfetta, ma autentica. C’è comprensione, ironia, affetto vero. Una piccola bolla di libertà in mezzo alla compostezza di Seattle.


“Dietro l’ironia, un dolore vero.”


Semple mescola satira brillante e commozione autentica, ma dietro la comicità si sente un dolore sottile, un disagio che conosciamo bene. Parla di depressione, burnout creativo e maternità senza mai cadere nel melodramma. E, soprattutto, disegna un femminismo reale: non urlato, ma vissuto.Le donne di questa storia non sono né buone né cattive. Sono vere. Anche Soo-Lin, l’amante, non è un mostro, ma una donna ferita che cede ai cliché — un errore umano, comprensibile, forse inevitabile. C’è solidarietà femminile, anche nei limiti. C’è perdono.


Bernadette e la figlia Bee nel film Where’d You Go, Bernadette, simbolo del legame madre–figlia che attraversa il romanzo di Maria Semple
Bernadette e la figlia Bee nel film Where’d You Go, Bernadette, simbolo del legame madre–figlia che attraversa il romanzo di Maria Semple

“Nel silenzio dell’Antartide, Bernadette ritrova se stessa.”


E poi arriva l’Antartide: il deserto bianco e ghiacciato, dove tutto finalmente tace. È lì che Bernadette ritrova se stessa.Il silenzio diventa salvezza, l’assenza una forma di presenza più profonda.


In fondo, Where’d You Go, Bernadette è una commedia sull’ansia e la libertà, sulla paura di fallire e il coraggio di reinventarsi.Un romanzo che ti lascia addosso la sensazione che fuggire non è sempre vigliaccheria, a volte è l’unico modo per restare fedeli a sé stessi.


“Dal romanzo al grande schermo: Bernadette ha preso vita anche al cinema.”


Nel 2019 il romanzo è diventato un film diretto da Richard Linklater, con Cate Blanchett nei panni di Bernadette Fox. Una scelta perfetta: Blanchett restituisce tutta la complessità del personaggio — la sua intelligenza tagliente, l’ironia, ma anche la vulnerabilità nascosta dietro il sarcasmo.


Il film semplifica alcune parti e smussa l’ironia più corrosiva del libro, ma conserva il cuore della storia: la ricerca di sé, la maternità imperfetta, la libertà creativa. Visivamente è luminoso e pulito, quasi a contrasto con il caos che Bernadette porta dentro. È una trasposizione delicata, che riesce a rendere tangibile l’umanità del personaggio senza perdere lo spirito dell’opera originale.


Chi ha amato il libro troverà nel film un modo diverso di riscoprire Bernadette: meno satirico, più empatico, ma ugualmente sincero.


Bernadette pagaia tra i ghiacci, minuscola e libera nel silenzio assoluto dell’Antartide — un’immagine che racchiude tutta la sua ricerca di pace, lontano dal rumore del mondo.
Bernadette pagaia tra i ghiacci, minuscola e libera nel silenzio assoluto dell’Antartide — un’immagine che racchiude tutta la sua ricerca di pace, lontano dal rumore del mondo.

🔗 Link Goodreads: Where’d You Go, Bernadette di Maria Semple

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