Overruled di Lana Ferguson: riflessioni sul sesso, il desiderio e la routine di coppia
- Daniela B.

- 10 ott
- Tempo di lettura: 4 min
È un periodo in cui mi sento incuriosita verso il sesso in generale. Sia dal punto di vista delle donne, sia da quello degli uomini. Credo che, nonostante viviamo nell’era dell’informazione, il sesso resti ancora un’incognita per molti.A volte mi chiedo se sono l’ultima dei Millennials a non essersi aggiornata, o se in realtà il problema sia ancora reale e sentito da tante — e da tanti.
Trama di Overruled di Lana Ferguson
Overruled racconta la storia di due avvocati dal carattere opposto, cane e gatto, ma non nel modo banale che ci si aspetterebbe. Lui è un personaggio ben descritto, con pensieri e idee coerenti — più coerenti, forse, della protagonista. L’atmosfera ricorda vagamente quella delle telenovelas, ma forse le telenovelas, in fondo, riescono a raccontare una vita più vera di quanto siamo disposti ad ammettere.Il ponte che unisce i due protagonisti è, ovviamente, il sesso. Sesso ardente, intenso, quasi cinematografico. È stato pubblicato il 1 luglio di quest'anno, quindi non è ancora stato tradotto in italiano.
E nel leggere tutte quelle scene, lo ammetto, a momenti mi sono sentita molto coinvolta. Ma in altri mi sono chiesta: è davvero possibile una coppia che fa sesso così? Mi sono domandata se fosse uno di quei libri che vogliono accendere qualcosa, che in qualche modo “istruiscono” indirettamente sul come farlo, oppure se non sia, in fondo, un po’ ingiusto. Perché se dovessi basare le mie aspettative sulla trama, io — in tutta onestà — rimarrei delusa. Ma non è sempre stato così...
Parliamo di sesso
E allora mi chiedo: è una questione di chimica? O c’è o non c’è?
È una questione di fisiologia?
È il famoso corpo che cambia?
O è qualcosa su cui si può lavorare, migliorare, riscoprire?
E quando la routine si insinua, come si fa a romperla davvero?
Forse la verità è che il sesso reale non ha nulla di letterario. Non c’è musica di sottofondo, non sempre c’è la luce giusta o la sicurezza nel corpo. C’è l’imbarazzo, la curiosità, il non detto. Ma c’è anche una forma di verità che nei romanzi non sempre emerge: quella del conoscersi davvero.
Per esempio, in Overruled, spesso, prima dell’atto vero e proprio, si parlava di sesso orale. E non in modo volgare o frettoloso, ma come parte naturale dell’intimità.
Mi ha, in un certo senso, rassicurata. Perché va bene attrazione fisica, amore sconfinato e una fisiologia che collabora perfettamente, ma davvero SEMPRE? SEMPRE pronta sin da subito mi sembra troppo.
Forse l’intimità non nasce dall’ardore, ma dalla libertà di mostrarsi per come si è, capirsi e con o senza un legame emotivo di mezzo, amare di darsi piacere reciprocamente. E magari è lì che il sesso smette di essere solo fisico e diventa qualcosa che ci cambia. Eppure, quella foga, quella bramosia, quella passione calda e umida e pulsante dovrebbe essere sempre lì per me. E, mentre scrivo, mi convinco che sia questione di metodo.

Altro materiale che parla di sesso
Mi spiego meglio. Sto ri-guardando la serie di Netflix Valeria.
Nella terza stagione si mette in evidenza ciò che si intuiva sin dall’inizio: il personaggio di Víctor è uno che di sesso casuale ne fa tanto.
Ed è vero: nella vita reale esistono tante persone così.
E non parlo solo di uomini.
Quindi no, non è questione di pene o vagina.
Deve essere questione di metodo.
E forse, in fondo, come per tante altre cose… mangiando viene la fame.
E poi, per rispondere ad alcune delle mie domande, cerco su Internet e cosa trovo? Che no, non sono sola.
Secondo un articolo de Il Fatto Quotidiano pubblicato ad aprile 2024, solo il 41,6% delle coppie tra i 18 e i 40 anni fa sesso almeno due volte a settimana.
Il consiglio dell’esperta? Mettere quel momento in agenda. Mi ha fatto sorridere, ma anche riflettere. Perché forse non è solo questione di desiderio, ma di tempo, di spazio, di priorità del famoso STRESS.
E mi chiedo: se dobbiamo pianificare anche il sesso, dov’è finita la spontaneità?
O forse è proprio lì il punto: imparare a ritrovare il desiderio dentro la quotidianità, anche quando la passione non scoppia da sola.
Forse, alla fine, la verità è che di sesso non se ne parla abbastanza.
Non quello spettacolare dei film o dei libri, ma quello reale, incerto, fatto di esperimenti, risate, silenzi e tentativi.
Eppure è proprio lì che impariamo a conoscerci — nel capire cosa ci piace, cosa ci blocca, cosa cambia dentro di noi.
Io non credo di avere risposte, ma so che voglio cercarle.Voglio sperimentare, investigare, capire se davvero il desiderio si può allenare o se invece si tratta solo di imparare ad ascoltarlo. Perché, in fondo, come potremmo avere aspettative realistiche — o anche solo capire se c’è qualcosa che non va — se di tutto questo continuiamo a non parlare?



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